Budapest 1904 – Davidovka 1943

Attila Petschauer nasce a Budapest il 14 ottobre del 1904, di origine ebraica è stato considerato uno dei più grandi sciabolatori del mondo degli anni ’20-’30. Nel 1923, a soli 19 anni, partecipa ai campionati europei e conquista la medaglia di bronzo. Negli anni successivi vince l’“Heroes Memorial Tournament” e, sempre nella manifestazione europea, si aggiudica una medaglia d’argento ed una d’oro. Altrettanto sfolgorante è la sua carriera olimpica: ad Amsterdam nel 1928 vince la medaglia d’oro nel concorso a squadre, tra i suoi compagni Jànos Garay e Sàndor Gombos (anche loro vittime della follia nazista). Nella gara individuale di sciabola vince la medaglia d’argento, perdendo la finale per 5-2 contro il compagno di squadra Odon Teresztyanssky. Nel 1932 partecipa alle Olimpiadi di Los Angeles senza riuscire a salire sul podio, pur raggiungendo la finale sia nel concorso individuale che in quello a squadre. Con l’occupazione tedesca dell’Ungheria e l’applicazione delle leggi razziali iniziano per gli ebrei le deportazioni. Petschauer era una celebrità nel suo Paese e per questo godeva di un apposito documento di “esenzione” che serviva a proteggerlo. Tuttavia, nel corso di un normale controllo di identificazione da parte della polizia ungherese, mentre era a passeggio, viene trovato senza i documenti che aveva lasciato a casa, la spiegazione risulta inaccettabile per i suoi inquisitori e così lo arrestano. Nel 1943 viene deportato nel campo di concentramento di Davidovka (Ucraina) nel quale ritrova come comandante un vecchio amico, l’olimpionico Kálmán Cseh, ma la vecchia amicizia non lo salva. Il campione di lotta Karoly Karpati compagno di prigionia è stato testimone della morte di Petschauer. Egli ricorda che le guardie del campo gridavano “tu che sei stato vincitore alle Olimpiadi, vediamo se sei capace di arrampicarti sugli alberi”. Era pieno inverno e il freddo era pungente, gli ordinarono di spogliarsi, di arrampicarsi su un albero e di cantare come un gallo. Le guardie, divertite, gli gettarono addosso secchi di acqua gelata. Petschauer morì pochi minuti dopo. Attila Petschauer è stato iscritto nella Jewish International Sports Hall of Fame (istituito il 7 luglio del 1981, con lo scopo di onorare in tutto il mondo uomini e donne ebrei che hanno realizzato risultati straordinari nello sport o che hanno dato un contributo significativo alla società attraverso lo sport).