Vicenza 1920 – 1999

Bruno Quaresima nasce a Vicenza il 2 settembre 1920 in uno dei rioni periferici della città, il “casermone”. Figlio di Giuseppe e di Santa Menegazin, secondogenito di sei figli, inizia fin da piccolo a giocare a calcio. Soprannominato il “missile” per la sua rapidità, è dotato di un fisico compatto ed esplosivo, un attaccante di grande movimento che gioca sulla profondità. A sedici anni entra a far parte della squadra giovanile della sua città. Nella stagione 1938/39 esordisce in serie C, l’anno successivo viene ceduto in prestito alla Fiumana: Bruno sarà il protagonista della promozione in serie B, realizzando 28 reti. A Fiume conosce Carlotta Gentile che sposerà nel 1942. Torna a Vicenza nel 1941 dove segna 20 reti e contribuisce alla promozione in serie A della squadra. Dopo l’8 settembre, insieme alla moglie e alla figlia Maria, torna a Fiume, trova lavoro e continua a giocare nei tornei estivi con la maglia della Fiumana partecipando alla “Coppa Deutscher Berater.” La passione per il calcio lo tradisce: fa parte dell’undici fiumano che affronta in una partita amichevole una squadra di nazisti. I festeggiamenti per la vittoria indispettiscono i tedeschi che per rappresaglia effettuano un rastrellamento: Bruno insieme a Lipizer e Scalamera, suoi compagni di squadra, viene deportato a Mühldorf am Inn. Nel sottocampo di Dachau è sottoposto ai lavori forzati, ma dopo sei mesi, quando i tedeschi abbandonano il campo, Bruno riesce a fuggire e con mezzi di fortuna ritorna a Fiume. Dopo la guerra continua a giocare a calcio, firma con il Vicenza un contratto che prevede una retribuzione di 12.000 lire annue. Giuseppe Meazza lo vuole all’Inter che si assicura il giocatore per la stratosferica cifra, per quei tempi, di 22 milioni di lire. La carriera sportiva continua nel Vicenza, nella Spal (ultima presenza in serie A) fino al Belluno in quarta serie, dove inizia anche ad allenare. Bruno Quaresima, affetto dal morbo di Parkinson, muore a Vicenza il 26 agosto del 1999.