Praga 1921 – Palermo 2002

Čestmír Vycpálek nasce a Praga il 15 maggio del 1921. Il padre, appassionato di calcio, lo porta a vedere ogni settimana le partite dello S.K. Slavia Praga. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, viene convocato nella prima squadra dello S.K. Slavia di Praga. Čestmír era un giocatore dotato di ottima tecnica, un buon controllo di palla ed un’ottima visione di gioco, oltre che di un tiro molto potente e preciso. Ma la guerra non risparmia nemmeno i grandi campioni e nel 1944 è deportato nel campo di concentramento di Dachau dove rimane per otto mesi. Un’esperienza dolorosa e durissima che lo segnerà per tutta la vita. “Nell’ottobre del 1944 ero uno scheletro vivente con una casacca a righe, che stringeva il filo spinato di un orrendo campo di concentramento nazista, quello di Dachau… Solo chi c’è entrato può sapere quanto sia stato difficile, quasi miracoloso uscirne. In quel campo, Hitler rinchiudeva i nemici della sua follia: ebrei, antinazisti, cittadini degli stati invasi dalla croce uncinata. Ed io sono cecoslovacco di Praga, dunque un nemico. Vi passai otto mesi di sofferenze inaudite, di privazioni enormi; una buccia di patata, ogni due giorni, mi pareva un tesoro inestimabile. Solo chi è passato attraverso queste esperienze, ripeto, può capire che valore ha la vita e non impressionarsi più di nulla”. Nella stagione 1946/47 insieme a Korostelev approda alla Juventus, saranno la prima coppia di stranieri a giocare nel club bianconero. L’anno successivo passa in serie B con il Palermo e ottiene la promozione nella massima serie; nel club siciliano giocherà con la fascia di capitano per cinque stagioni consecutive. Vycpálek per sette anni veste la maglia della nazionale del suo Paese. Conclude la carriera di giocatore nella stagione 1952/53 con il Parma. Come allenatore guida il Palermo e altre squadre minori, nel 1970 ritorna alla Juventus come allenatore del settore giovanile; nel 1971, dopo la morte di Armando Picchi, allena la prima squadra e vince due scudetti consecutivi. Nel 1974 passa allo staff tecnico bianconero diventando osservatore. “Cesto”, come veniva soprannominato, era lo zio materno di Zdenek Zeman attuale allenatore della A.S. Roma. Vycpálek muore a Palermo il 5 maggio del 2002, giorno in cui la Juventus vince il suo 26° scudetto.