Fiume 1922 – Cremona 1980

Ottorino “Osso” Paulinich nasce a Fiume il 2 marzo del 1922. Fa parte della dinastia dei Paulinich, tutti ottimi calciatori. “Osso”, così soprannominato per la sua magrezza, non tradisce le aspettative ed esordisce a diciotto anni in serie C con la Fiumana. È stato protagonista della promozione in serie B con la squadra della sua città, diventando uno dei giovani più promettenti della categoria. Nonostante le numerose proposte non lascia la terra natia e nel 1943, prima della fine del campionato, si sposa con Ornella Azza da cui avrà un figlio che sarà chiamato Euro in ricordo di un amico di famiglia. Nel novembre del 1944 Ottorino viene arrestato dai tedeschi insieme al fratello Claudio e deportato a Dachau (numero di matricola 128265), dove rimane per sei mesi circa. Quando il campo viene liberato dagli americani Ottorino pesa meno di trentasette chili. Le sue condizioni di salute sono precarie; in seguito a problemi polmonari viene ricoverato in ospedale, prima ad Innsbruck, poi a Bolzano e a Merano, e nel giugno del 1945 torna a casa. Riprende l’attività sportiva nel 1946, nello stesso anno decide di lasciare Fiume per l’Italia, si stabilisce a Cremona, dove abita già il fratello. Firma un contratto con la Cremonese dove gioca per quattro stagioni. Nel campionato 1950/51 passa all’Udinese in serie A, ma scende in campo solo in cinque occasioni; l’anno successivo gioca in serie B con la squadra del Treviso, allenata da uno dei personaggi più importanti del nostro calcio: Nereo Rocco. Nella compagine veneta rimane fino al 1955 quando decide di abbandonare la carriera da professionista. Ritorna con la famiglia a Cremona, dove il 15 marzo del 1980 all’età di 58 anni si spegne in seguito ad una malattia.